Consumo di funghi: l'ottavo caso accertato in ospedale

Olbia, 1 NOVEMBRE 2015 - Un 64enne di Loiri Porto San Paolo e' finito all’ospedale questa mattina per un'intossicazione in seguito al consumo di un piatto di funghi fritti. La Asl di Olbia rafforza ulteriormente l’appello rivolto alla popolazione per una maggiore attenzione nel consumo dei funghi: “Non affidatevi al “fai da te”, prima del consumo chiedete la consulenza degli specialisti della Asl di Olbia, che sono in grado di evitare spiacevoli situazione”, spiega la Asl di Olbia.

Un uomo di 64 anni, questa mattina si e' presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, dopo aver consumato ieri a cena un piatto di funghi fritti, raccolti nelle campagna del comune di Lori. L'uomo e' finito all'ospedale con sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale (come dissenteria violenta). Così come accertato dai micologi della Asl di Olbia, l'intossicazione odierna è stata causata dall'ingestione di un fungo , il "Suillus granulatus", commestibile solo se ne viene eliminata totalmente la "cuticola", la pellicola superiore del fungo, che risulta per l'organismo umano altamente lassativa. L'uomo rimarrà in osservazione in Pronto Soccorso per le prossime ore ma le sue condizioni di salute ora sono stabili.

Salgono a 8 in tre giorni i casi accertati da intossicazione da consumo di funghi dai micologi della Asl di Olbia, tanto da portare l’Azienda Sanitaria a lanciare l’ennesimo appello alla prudenza: “Per evitare simili situazioni si consiglia di rivolgersi sempre al Micologo, esperti in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi”.
Con le abbondanti raccolte di funghi che si stanno registrando in questo periodo nelle campagne e nei boschi della Gallura, l’Azienda sanitaria ricorda alla popolazione l’importante servizio, gratuito, istituito a tutela della salute pubblica.