Tac a Tempio Pausania: la precisazione della Asl 2 a La Nuova Sardegna


OLBIA, 4 SETTEMBRE 2015 – In merito all’articolo pubblicato nelle pagine odierne de La Nuova Sardegna, dal titolo “Pirinu: nuova Tac al Dettori? Sì, ma non quella promessa”, per un dovere di corretta informazione prende la parola la Direzione Aziendale della Asl 2.

“La Asl 2 si occupa dei suoi cittadini, senza distinzioni di residenza. Purtroppo, nel Distretto di Tempio Pausania, che è parte integrante della Asl Gallurese, ci troviamo dinanzi ad una campagna di informazione fatta di strumentalizzazioni e di diffusione di notizie false, che non fanno altro che allarmare, inutilmente, la popolazione”, spiega il Commissario della Asl 2, Paolo Tecleme.

È falso affermare che la Asl abbia acquistato una tac “giustificato dal fatto – come si legge nell’articolo - che i pazienti olbiesi con la nuova Tac assorbiranno meno radiazioni”.

L’Asl 2 ha avviato le procedure per acquistare una Tac per la Radiologia dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania che, così come da atti della gara d’appalto, deve esser un “top di gamma”, cioè il miglior prodotto presente sul mercato così da garantire l’esecuzione di indagini diagnostiche di elevatissima qualità, “con indice di acquisizione non inferiore a 32 strati, ed estensibile a 64 strati”, si legge nel capitolato della gara d’appalto.

“L’Azienda sanitaria – spiega il Commissario - nell’ambito del potenziamento dei servizi diagnostici, ha stabilito di dotare l’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania di un Tomografo Computerizzato multidisciplinare a 64 strati, al momento depotenziato, in attesa di un ulteriore finanziamento che consentirà di ripotenziare l’apparecchiatura, che sin da subito, con 32 strati, sarà in grado di soddisfare, in maniera ottimale, le esigenze diagnostiche per cui lo stesso viene acquistato”, spiega il Commissario. “Allo stesso tempo, anche Olbia, con un finanziamento ad hoc, passera ad una tac da 64 a 128 strati. Uno strumento di cui, ovviamente, potranno beneficiare tutti i cittadini del Nord Sardegna e non solo quelli di Olbia”.

“In entrambi i casi, comunque, stiamo acquistando macchinari di ultima generazione, per i quali sono previsti, così come da specifiche tecniche richieste dall’Azienda sanitaria, elevati standard di prestazioni, sia a tutela del lavoratore che a tutela del paziente. In riferimento ai livelli di radiazioni che dovrebbero assorbire i pazienti, è doveroso precisare come, sia il macchinario previsto per Olbia che quello per Tempio Pausania, da un punto di vista scientifico, hanno gli stessi livelli dosimetrici di radiazioni che, com’è ovvio che sia, devono essere i più bassi possibili e, così come previsto dalle normative in materia di Radioprotezione, verranno monitorati attraverso dispositivi specifici. Chiunque voglia far passare il concetto che l’Azienda Sanitaria possa non prendere seriamente in considerazione la salute dei propri cittadini, siano essi di Olbia o di Tempio, non si rende conto della gravità delle proprie dichiarazioni”, conclude il Commissario.