Defibrillatori alle società sportive dilettantistiche: partono i corsi della Asl di Olbia


OLBIA, 12 GIUGNO 2015 – Prendono il via i corsi Blsd rivolti alle società sportive della Gallura: la Asl 2 ricorda gli obblighi previsti dal Decreto Balduzzi e la possibilità di iscriversi ai corsi, organizzati dall’Azienda Sanitaria, per ottenere gli attestati e l’autorizzazione all’utilizzo del defibrillatore.

Il Decreto Balduzzi ha previsto che le società sportive dilettantistiche entro il mese di Dicembre si debbano dotare di defibrillatori semiautomatici e di personale adeguatamente formato all’utilizzo.
A tal proposito la Asl di Olbia, attraverso il Servizio di Formazione aziendale e in collaborazione con la Centrale operativa del 118 di Sassari, ha avviato dei percorsi formativi sulla “rianimazione cardiopolmonare di base” e sull’uso dei defibrillatori semiautomatici.
Il corso, della durata di 5 ore, si conclude con un test e la consegna, per gli idonei, dell’attestato di esecutore Blsd dell’Italian Resuscitation Council e l’autorizzazione ad usare il Defibrillatore.

Le Società sportive interessate a seguire il percorso formativo possono mettersi in contatto con il Servizio di Formazione della Asl di Olbia, componendo lo 0789/552059, oppure inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica martaddis@aslolbia.it

Si ricorda infatti che la tempestività davanti ad un arresto cardiaco è l’unica medicina salvavita: per questo, ormai da anni, la Asl ha previsto la formazione all’uso dei defibrillatori di “laici”, attraverso i corsi Bls-D (basic life support and defibrillation), e la diffusione capillare dei defibrillatori nel territorio.

In caso di arresto cardiaco le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% ogni minuto; dopo dieci minuti dall’esordio dell’arresto le possibilità di sopravvivenza del soggetto sono praticamente ridotte a zero.
Solo un intervento immediato da parte di personale debitamente formato all’esecuzione di manovre di rianimazione cardiopolmonare può ripristinare un valido ritmo cardiaco, così da prevenire danni cerebrali.

Nei Paesi industrializzati l’incidenza complessiva annuale di Morte cardiaca improvvisa (studio di Maastric) è di 1/1000 abitanti, in Europa pari a circa 500.000 morti improvvise; nel nostro Paese (i dati disponibili provengono dallo studio MONICA condotto in Brianza) l’incidenza è di 0.95/1000 abitanti/anno, pari a 55.000/60.000 nuovi eventi ogni anno.