Controllo e vigilanza negli ambienti di lavoro: precisazione a l'Unione Sarda


OLBIA, 23 NOVEMBRE 2010 – In riferimento all’articolo pubblicato nella giornata di lunedì 22.11.2010 nelle pagine de L’Unione Sarda, dal titolo “Allarme della Cisl: Troppi infortuni nei porti isolani”, per un dovere di corretta informazione, si precisa quanto segue:

“Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L) della Asl di Olbia – spiega Pietro Masia, direttore dello Spresal della Asl 2 - nonostante i pochi ispettori destinati a questo delicato compito (sono 4 in tutta la Gallura, al quale si aggiunge il direttore) si occupa ormai da una decina di anni dell’attività di controllo e vigilanza di tutti gli ambienti di lavoro. Il controllo è esercitato attraverso una costante attività ispettiva all’interno dei luoghi di lavoro, condotta, per lo più, per iniziativa interna o per delega dell’Autorità giudiziaria”.

Nel corso del 2009 lo Spresal della Asl di Olbia ha eseguito in Gallura 120 ispezioni a sorpresa, ai quali si vanno ad aggiungere una decina di ispezioni organizzate in seguito a segnalazioni e oltre 130 indagini di infortunio, avviate in seguito a delega della Procura della Repubblica.
“Alcune attività, come quelle nei cantieri edili e all’interno dei porti, di concerto con gli altri enti coinvolti, vengono calendarizzate mensilmente, consentendo quindi controlli periodici proprio a tutela della sicurezza dei lavoratori. A fronte dei numeri registrati all’interno dei porti galluresi (forniti dall’Autorità portuale con il quale la Asl ormai da anni ha avviato una forma di collaborazione permanente) non si comprendono le dichiarazioni del segretario regionale della Fit-Cisl Corrado Pani che parla, impropriamente, di “escalation di infortuni”. Inoltre precisiamo che a differenza di quanto dichiarato da Pani la Asl di Olbia, con lo Spresal, garantisce la sua attività di controllo in tutti il territorio Gallurese, prendendosi la responsabilità del proprio operato”.