Approvato l’Atto Aziendale della Asl di Olbia

Con deliberazione n. 51/46 del 20/12/2007 la Giunta Regionale ha valutato positivamente l’atto aziendale della Asl di Olbia: il testo dell’azienda gallurese, adottato nella sua versione definitiva del 03/12/2007 (del. n. 1554), è risultato essere conforme agli indirizzi regionali. L’Ente lavorerà nei prossimi mesi per renderlo esecutivo.
Il cittadino al centro di ogni processo, costante dialogo tra i soggetti coinvolti, una semplificazione dell’accesso ai servizi e maggiore trasparenza e informazione: questi i punti cardine del nuovo Atto Aziendale della Asl di Olbia.

“L’Atto Aziendale non può e non deve essere inteso come la soluzione a tutti i problemi organizzativi né delle più o meno rilevanti carenze all’interno della dotazione organica; è invece il documento che descrivendo il preciso disegno dell’organizzazione aziendale, fornisce un punto di partenza per il miglioramento nell’erogazione dei servizi sanitari”, spiega il manager della Asl di Olbia, Giorgio Lenzotti.

L’obiettivo che la Asl 2 si pone è quella di soddisfare i bisogni di tutela della salute, assicurando l’universalità e l’equità nell’erogazione dei servizi, perseguendo i livelli essenziali di assistenza; a questo si aggiunge, oltre alla formazione e crescita professionale, la promozione di attività di prevenzione, cura e riabilitazione.
L’azienda sanitaria gallurese si vuole collocare nel contesto istituzionale, sociale ed economico in cui opera come un “sistema aperto”, con al centro la “persona”. Al fine di perseguire una tutela consapevole del diritto alla salute, in un quadro di corretta informazione e trasparenza, la Asl 2 punta a promuovere costantemente il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti, siano essi enti locali, associazioni o persone singole, il tutto nell’intento di garantire sempre una maggiore e migliore fruibilità ai servizi.

L’atto aziendale della Asl di Olbia punta dunque sul confronto costante con la comunità e il contesto sociale: l’azienda sanitaria mira a sviluppare maggiori capacità di ascolto dei cittadini, non trascurando ma valorizzando il contributo dei professionisti. Si inseriscono in questo contesto gli Uffici per le Relazioni col Pubblico (Urp) volti ad accogliere le osservazioni dei cittadini, che andrà a collaborare col costituendo Ufficio di Pubblica tutela (Upt) che riceverà le osservazioni, le denunce o i reclami riguardanti la mancata fruibilità delle prestazioni sanitarie, e fornirà agli assistiti tutte le informazioni per tutelare i diritti riconosciuti dalle leggi vigenti: entrambi gli organi permetteranno all’azienda, una volta segnalato e accertato il disservizio, di adottare gli opportuni provvedimenti al fine di migliorarne l’erogazione.

Consulta la delibera 51/46 del 20/12/2007

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