Inaugurata a Tempio la prima sala travaglio-parto in acqua della Sardegna

Apre i battenti a Tempio Pausania, all’ospedale Paolo Merlo, la prima sala travaglio-parto in acqua della Sardegna. Il 18 giugno 2007 l’assessore regionale all’Igiene e Sanita' e dell'Assistenza Sociale, la professoressa Nerina Dirindin, ha inaugurato il nuovo blocco travaglio-parto dell’Unità Operativa di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di via Grazia Deledda di Tempio.

Il nuovo blocco operatorio ostetrico comprende due sale travaglio-parto, una sala dedicata al parto in acqua, una sala operatoria e un ambulatorio per esterni e 21 posti letto per mamme in attesa: <Con questo nuovo blocco puntiamo ad ottimizzazione e umanizzazione l’evento nascita con l’istituzione di percorsi di cromoterapia, musicoterapica, travaglio e parto in acqua e sostegno psicologico, percorsi finalizzati al controllo del dolore con metodi naturali per il raggiungimento del benessere materno-fetale>, ha spiegato durante l’inaugurazione il Direttore dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, Giovanni Urru.

L’acqua, esercitando un effetto rilassante su tutto il corpo, aiuta la donna a sopportare meglio il dolore suscitato dalle contrazioni facendole acquisire il giusto distacco e liberandole la mente.
Il travaglio ha luogo in un'ampia vasca che consente alla donna di rimanere totalmente immersa nell'acqua: il liquido svolge un'azione massaggiante e rilassante che attenua la fatica.
All’interno del nuovo blocco è stato allestito un ambiente confortevole sulla base dei più recenti studi eseguiti in materia di cromoterapia e musicoterapica: colori caldi e rilassanti caratterizzano gli ambienti, musica di sottofondo, voci basse, partecipazione – se lo vuole – del padre: sono questi gli elementi del "parto dolce" che vede come protagonista anche la figura dell'ostetrica la quale dà alla donna il supporto psicologico e professionale necessario.
Percorsi che vanno ad aggiungersi anche alla recente introduzione dello Sgabello da parto (con questa tecnica sono stati eseguiti già tre parti) che permette alla donna di partorire in maniera più fisiologica, in posizione semi-seduta, col sostegno fisico e psicologico del proprio partner che la sostiene.

Al considerevole sforzo economico affrontato dall’Azienda Sanitaria gallurese per la costruzione di questo modello di sala parto - voluto fortemente dalla Dirigenza della Asl 2 - va ad aggiungersi anche il dono fatto dal Comitato Spontaneo Percorso Nascite che, insieme a tutti i cittadini che hanno creduto nel progetto, e alla volontà dei volontari dell’Associazione Volontari Ospedalieri (Avo) di Tempio, sono riusciti attraverso l’organizzazione di serate e la raccolta di fondi a mettere insieme la somma necessaria che ha permesso di acquistare la vasca per il parto dolce.