Diritti del malato

L’asl 2 accoglie e fa proprio il protocollo sul servizio sanitario per le nuove carte dei diritti del cittadino, proposto, a livello nazionale, dal tribunale per i diritti del malato. Si attiva per rimuovere prassi e comportamenti che ostacolino l'esercizio di tali diritti e per assumere decisioni organizzative, economiche, comportamentali e di gestione che, invece, lo agevolino.
Inoltre, l'azienda fa propri i principi contenuti nella carta di ottawa per la promozione della salute (1986) e nella carta di lubiana sulle riforme della sanità (1996).

Diritto al tempo
Ogni cittadino ha diritto a vedere rispettato il suo tempo al pari di quello della burocrazia e degli operatori sanitari.

Diritto all'informazione e alla documentazione sanitaria
Ogni cittadino ha diritto a ricevere le informazioni, la documentazione e gli atti utili a certificare la sua condizione di salute.

Diritto alla sicurezza
Chiunque ha diritto a ottenere le prestazioni necessario alla propria condizione di salute e a non subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi.
Diritto alla protezione - ii servizio sanitario ha il dovere di proteggere con un'adeguata assistenza ogni essere umano che, a causa del suo stato di salute, si trova in una condizione di debolezza.

Diritto alla certezza
Ogni cittadino ha diritto ad avere dal servizio sanitario la certezza del trattamento nel tempo e nello spazio a prescindere dal soggetto erogatore, e a non essere vittima degli effetti di conflitti professionali e organizzativi, di cambiamenti normativi, della discrezionalità nelfinterpretazione delle leggi e delle circolari.

Diritto alla fiducia
Ogni cittadino ha diritto a vedersi trattato come un soggetto degno di fiducia e non come un possibile evasore.

Diritto alla qualità
Ogni cittadino ha diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture orientali verso l'unico obiettivo di prendersi cura del suo stato di salute.

Diritto alla differenza
Ognuno ha diritto a vedere riconosciuta la sua specificità derivante dall'età, dal sesso, dalla nazionalità, dalla condizione di salute, dalla cultura e dalla religione, e a ricevere trattamenti differenziati a seconda delle diverse esigenze.

In particolare:
- il malato non autosufficiente, e in particolare l'anziano, ha diritto ad avere assistenza sia da parte del personale infermieristico sia dai parenti, e a non subire il ricovero quando non sia necessario;
- il detenuto malato ha diritto a ricevere tutta l'assistenza prevista dalla carta dei diritti del malato;
- l'alcolista ha diritto ad avere un'assistenza senza discriminazioni;
- il malato tossicodipendente deve avere la possibilità di usufruire senza discriminazioni d'adeguato ricovero, ricevere cure in comunità terapeutiche, ed essere informato sui rischi dell'assunzione di sostanze stupefacenti;
- il malato di aids ha diritto a essere curato senza discriminazioni;
- emodializzato ha diritto a essere curato in reparti adeguati con l'assistenza di personale medico specializzato e a essere messo in contatto con centri di trapianto italiani ed esteri;
- il malato con disturbi mentali ha diritto al rispetto della dignità, alla libertà di movimento e di relazione e alla scelta del luogo di cura;
- la donna partoriente ha il diritto alla riservatezza e al riconoscimento della propria dignità, nonché a vivere il parto come evento fisiologico e non patologico;
- il bambino degente ha diritto a mantenere la vita di relazione e ad avere i familiari vicini, con la possibilità di svolgere attività ricreative;
- il talassemico ha diritto a servirsi di un centro di diagnosi e cura specializzato, e ad avere trasfusioni con sangue controllato.

Diritto alla normalità
Ogni cittadino ha diritto a curarsi senza modificare, oltre il necessario, le sue abitudini di vita.

Diritto alla famiglia
Ogni famiglia che si trova ad assistere un suo componente ha diritto di ricevere dal servizio sanitario il sostegno materiale necessario.

Diritto alla decisione
Il cittadino ha diritto, sulla base delle informazioni in suo possesso e fatte salve le prerogative dei medici, a mantenere una propria sfera di decisionalità e di responsabilità in merito alla propria salute e alla propria vita. Il consenso deve esse¬re informato, cioè il cittadino può esprimere una scelta dopo aver ottenuto informazioni estese, nella modalità più semplice ai fini della comprensione, e comunque sufficienti a esprimere un parere valido e autonomo. In alcuni casi, è previsto il consenso implicito, come nell'eventualità dello stato di necessità in cui il medico decide autonomamente la cura adeguata. Ciò si verifica quando la persona non sia in grado di esprimere validamente il proprio consenso (per via della malattia stessa o concomitante, oppure per essere minorenne) e, contemporaneamente, vi sia pericolo di vita o di danno grave e irreparabile della persona. Un'altra eventualità possibile in cui non è previsto il consenso, è il trattamento sanitario obbligatorio (tso), applicato nel caso di vaccinazioni obbligatorie o terapia di malattie infettive, in cui vi può essere pericolo per la salute pubblica (anche se non necessariamente per il paziente stesso); in questo caso il trattamento può essere eseguito obbligatoriamente anche se il paziente, pur in grado di intendere e volere, rifiutasse il proprio consenso. Un altro caso di tso è previsto dalla legge 180 per i pazienti con malattie mentali in fase acuta.

Diritto al volontariato, all'assistenza da parte dei soggetti senza fini di lucro, e alla partecipazione
Ogni cittadino ha diritto a un servizio sanitario, sia esso erogato da soggetti pubblici o privati, nel quale sia favorita la presenza del volontariato e delle attività senza fini di lucro, e sia garantita la partecipazione degli utenti.

Diritto al futuro
Ogni cittadino, anche se affetto da malattia terminale o incurabile, ha diritto a trascorrere l'ultimo periodo della vita conservando la sua dignità, soffrendo il meno possibile e ricevendo attenzione e assistenza, con il conforto di familiari e amici.

Diritto alla riparazione dei torti
Ogni cittadino ha diritto, di fronte a una violazione subita, alla riparazione del torto ricevuto in tempi brevi e in misura congrua.