Accertamento dell'invalidità civile

Nell'area medico-legale del settore di Igiene e sanità pubblica, operano le Commissioni di accertamento dell'invalidità civile, della cecità e del sordomutismo, e di accertamento e valutazione dell'handicap (Legge 104/92).

L'attività di queste commissioni consiste nell'accertamento medico, con il supporto di tutti i più moderni sistemi di diagnostica e d'analisi clinica, dell'esistenza di minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali che siano causa di una riduzione della capacità lavorativa della persona superiore a un terzo.
Per i minori di 18 anni, le minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali devono essere tali da non consentire alla persona di svolgere compiti e funzioni propri della sua età; in tal caso, la commissione accerta la natura e l'entità dello svantaggio (handicap) che la minorazione provoca e suggerisce gli interventi necessari alla sua eliminazione e quelli più efficaci per ridurre al minimo i disagi della persona e dei familiari che lo assistono. Su richiesta del medico curante, e in caso d'impossibilità di deambulazione e trasporto con mezzi che non causino disagio, la commissione medica può riunirsi, ed effettuare i suoi accertamenti, anche presso la residenza dell'assistito.

Per ottenere il riconoscimento dello status d'invalidità civile, l'assistito (o uno dei genitori se si tratta di minore) deve consegnare una domanda alla commissione medica competente in base al suo Comune di residenza. In caso di successivo aggravamento, occorre inoltrare una nuova domanda, allegando la documentazione dell'invalidità già concessa e quella medica specialistica che indichi la natura dell'aggravamento e le sue conseguenze sul livello di invalidità.