Funghi velenosi: "La commestibilità viene garantita dal micologo"

Un piatto di riso con funghi manda all’ospedale una famiglia di Olbia: madre e figlia, 44enne la prima e 19 la seconda, si trovano ricoverati nel reparto di Medicina d’Urgenza del Giovanni Paolo II di Olbia, il capofamiglia, 60 anni, nella tarda serata di ieri e’ stato trasferito a Cagliari al Brotzu, le sue condizioni sono gravi.
La Asl di Olbia invita i galluresi amanti dei funghi a contattare SEMPRE il micologo dell’azienda prima di consumarli.


L'intossicazione, conseguente molto probabilmente all'ingestione di un fungo mortale, l’amanita phalloides, riconosciuto dalla donna che l’ha cucinato, sarebbe avvenuta nella notte di domenica 23 novembre 2008.
Un amico avrebbe regalato alla famiglia olbiese un cestino di funghi, molto simili agli ovuli: i problemi sono iniziati la mattina del 24/11/2008 con sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e diarrea.
I veleni responsabili dell'intossicazione, in casi come questo, sono le amanitine e le falloidine, sostanze che agiscono bloccando la sintesi delle proteine all'interno delle cellule e da ciò deriva l'impossibilità della cellula di svolgere le sue funzioni.

La prima a presentarsi al pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II e’ stata la figlia, 19 anni, che si è presentata nella struttura sanitaria olbiese martedì 25 novembre: per lei è stato immediato il ricovero nel reparto di medicina d’Urgenza dove è stato seguito il protocollo da intossicazioni alimentari, i medici dai sintomi hanno diagnosticato immediatamente l’intossicazione.
I sanitari, dopo un’indagine conoscitiva, hanno cercato di convincere tutti i componenti della famiglia a sottoporsi a visita sanitaria: la madre è stata ricoverata il 26 novembre, mentre il padre solo nel pomeriggio di ieri, 27 novembre: il sessantenne ha riportato un’insufficienza epatica fulminante, tanto che ieri notte è stato trasferito a Cagliari, nel reparto di Gastroenterologia del Brotzu, la prognosi è riservata e le sue condizioni sono gravi.

Per evitare simili situazioni la Asl di Olbia consiglia di rivolgersi sempre al Micologo: l’Azienda Sanitaria di Olbia ha messo a disposizione della popolazione un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi.

Il micologo della Asl di Olbia è a disposizione della popolazione il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, nei locali di viale Aldo Moro, angolo Via Longhena: gli utenti potranno consultare anche telefonicamente l’esperto contattando, dal lunedì al venerdì, il numero 0789/552153.

L’Ispettorato Micologico garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all'autoconsumo dei cittadini ma anche di quelli destinati alla vendita o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e gastronomia. Per i grossisti gli ispettori eseguono, su richiesta, anche controlli domiciliari.
Tra i compiti dell’ispettorato Micologico della Asl 2 rientra anche quello di rilasciare le certificazioni obbligatorie necessarie agli esercenti per vendere al banco i funghi spontanei.

Galleria fotografica
  • L'amanita phalloides
  • Un particolare dell'amanita phalloides
  • Un altro particolare dell'amanita phalloides
  • Altro particolare dell'amanita phalloides
  • Un dettaglio dell'amanita phalloides
  • amanita caesarea, il fungo che si potrebbe scambiare per la phalloides