Chirurgia Tempio Pausania: la precisazione della Ats-Assl Olbia a la Nuova Sardegna

OLBIA, 12 APRILE 2019 - In merito all'articolo pubblicato nelle pagine odierne de La Nuova Sardegna, dal titolo "Anche la chirurgia a rischio chiusura", la Direzione di Ats precisa quanto segue:

"È ormai ben nota la carenza di personale che interessa moltissime strutture sanitarie, sia nazionali sia regionali, in particolare in alcune specialità come appunto quelle chirurgiche. In tutto il Paese, si stanno sempre più spesso verificando forti difficoltà nel mantenere in funzione alcuni punti di offerta ospedaliera a causa, appunto, dell'impossibilità di copertura delle posizioni di alcuni profili professionali, anche per la vigenza del quadro normativo relativo ai limiti nell'orario di lavoro, oltre che alle dinamiche del sistema pensionistico, in correlazione sia con la carenza del numero congruo di professionisti, sia con il fatto che spesso coloro che tra questi vengono faticosamente e sempre più raramente reperiti non accettano la proposta di contratto per alcune strutture sanitarie. Detto tutto ciò, peraltro e ovviamente, nessuno ha mai pensato di chiudere la struttura di chirurgia dell'ospedale "Paolo Dettori" di Tempio Pausania, che infatti ha un ruolo ben definito all'interno della rete ospedaliera e chirurgica delineata dalla riforma sanitaria approvata, e conseguentemente contenuta nell'atto aziendale di ATS", spiega la Direzione dell'Ats.

"Alla luce della situazione contingente, nella realtà dei fatti, in cui si trova la struttura tempiese, da alcune settimane è iniziato l'opportuno e ovvio confronto interno tra gli operatori per stabilire una riorganizzazione dell'attività al fine di fare tutto il possibile per scongiurarne, appunto, la chiusura".

Nel reparto di chirurgia del “Paolo Dettori” a fronte di un organico di sette chirurghi, due sono assenti (tra lunghe malattie e assenze pre-pensionamento), uno è esentato dalla reperibilità notturna; "quindi se da una parte, anche con la collaborazione degli operatori degli ospedali del Nord Sardegna, verrà garantito nel breve periodo il proseguo dell'attività, dall'altra, però, si sta discutendo, così come avviene ogni anno, e in particolare in situazioni come quella evidente non solo a Tempio, della rimodulazione estiva del servizio: unica soluzione che consentirà, tra l'altro, di garantire agli stessi operatori la fruizione del periodo di ferie obbligatorio".