Febbre del Nilo, aggiornamento sulla situazione epidemiologica nel Nord Sardegna


Il Centro di Referenza Nazionale di Teramo ha confermato la positività sierologica al virus West Nile su quattro cavalli di un allevamento sito nel Comune di Olbia, in località Rudalza. Sono invece in attesa di conferma da parte del Cesme i due casi di positività al virus diagnosticati dai laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, riscontrati su un cavallo e su una cornacchia grigia rispettivamente nel Comune di Sassari in località La Crucca e nel Comune di Bonorva in località Mariani.

Sebbene non siano stati confermati casi di contagio sulle persone nel territorio del Nord Sardegna, è opportuno che la popolazione adotti tutte le misure idonee per evitare di essere punta dalle zanzare o da altri insetti. Queste le modalità consigliate: all'aperto si possono utilizzare repellenti per insetti attenendosi alle indicazioni fornite nel libretto illustrativo o sulla confezione; le zanzare sono più attive al tramonto e all'alba: in queste ore, indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni o restare a casa; svuotare l'acqua stagnante dai vasi di fiori, secchi, copertoni e barili; cambiare spesso l'acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni; quando non vengono usate mantenere le piscine per bambini vuote o coperte; trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi reperibili presso le farmacie; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana.

Per i cavalli l’unica misura di prevenzione alla malattia è rappresentata dalla vaccinazione che è a carico del proprietario degli animali. Nessun limite viene, invece, imposto per quanto riguarda la movimentazione in aree endemiche ma è opportuno attuare dei programmi di profilassi vaccinale prima di tali spostamenti, sopratutto verso territori dove è stata recentemente dimostrata la circolazione virale.

«Tutti gli allevatori e i colleghi veterinari liberi professionisti devono segnalare ai Servizi veterinari competenti per territorio i casi di sintomatologia nervosa nei cavalli che devono essere notificati e sottoposti ad indagini approfondite per escludere o confermare la WND indipendentemente dall’area geografica dove questi si manifestano - dichiara il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Assl Sassari, Francesco Sgarangella. I sintomi tipici della malattia nei cavalli sono: debolezza arti posteriori, incapacità a mantenere la stazione quadrupedale, paralisi/paresi agli arti, fascicolazioni muscolari, cecità, ptosi del labbro inferiore o paresi/paralisi dei muscoli labiali o facciali, digrignamento dei denti».