Invalidi civili

Per la Legge numero 118 del 1971 sono definiti invalidi civili:
- tutti i cittadini italiani ed extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno valido affetti da minorazioni congenite o acquisite di carattere psichico o fisico, che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa superiore ad un terzo.
- I soggetti ultrasessantacinquenni o i minori di anni 18 che abbiano difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie della loro età o che siano nella condizione di indennità di accompagnamento in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.

Gli invalidi di guerra, di servizio o del lavoro già dichiarati tali per la medesima patologia non possono essere valutati dalla Commissione Invalidi Civili. Oltre alle prestazioni economiche gli invalidi hanno diritto a benefici di natura socio sanitaria quali esenzione del ticket sanitario, fornitura protesica, fornitura di ausili, assistenza riabilitativa, ma anche diritto di prelazione per l’assegnazione di alloggi popolari.

Come presentare la domanda
Il cittadino che vuole presentare la domanda deve recarsi presso gli Uffici Invalidi Civili della Asl 2, di viale Aldo Moro, (0789/552108 sia fax che telefono) o presso gli sportelli dei Patronati e delle Associazioni di categoria munito di certificato del medico curante di attestazione della situazione patologica e compilare il Modulo per invalidità civile che va consegnato al Protocollo della Asl 2, sito in via Caduti Sul Lavoro, o spedito tramite mezzo postale alla Asl 2.

La domanda verrà in seguito canalizzata alla commissione territoriale competente e l’interessato verrà chiamato a visita per l'accertamento delle minorazioni civili. La Commissione - di cui fanno parte alcuni specialisti dell'Azienda Sanitaria e un medico fiduciario dell'Associazione di Categoria dei Cittadini Disabili - valuta il caso e redige un certificato.

La pratica viene in seguito inviata al Centro Medico Legale dell'INPS che ha il dovere di verificare e valutare le attività dell'ASL: la documentazione clinica viene esamina e qualora l’Inps lo ritenga necessario può chiamare nuovamente a visita il cittadino o richiedere siano effettuati ulteriori esami diagnostici o visite specialistiche.

L’Inps rispedirà la pratica all'ASL, che provvederà a inoltrare immediatamente a casa dell'interessato il certificato relativo agli esiti dell'accertamento effettuato attraverso una raccomandata. Ogni comunicazione in merito al procedimento viene comunicato per iscritti e inviata a casa dell’interessato.