Veleggiando e camminando per sconfiggere il diabete: le attività del Servizio di diabetologia


OLBIA, 20 MAGGIO 2016 – Modifica permanente dello stile di vita, l’attività sportiva come motore per migliorare lo stato fisico per “tenere sotto controllo” la malattia: sono questi gli obiettivi che si pone il Servizio di Diabetologia della Asl di Olbia che, in collaborazione con l’Associazione Janasdia Onlus, ha organizzato un giorno di mare e vela nelle acque di Olbia e una escursione a Capo Figari.

“È ormai universalmente riconosciuto che per una buona gestione del diabete, oltre alla terapia farmacologica, è necessario seguire una corretta alimentazione, il controllo glicemico e l’esercizio fisico. Infatti obesità e sedentarietà sono da ritenersi fattori di rischio per lo sviluppo di numerose patologie; spesso l’insorgenza del diabete è strettamente associata ad uno stile di vita che trascura notevolmente i principi basilari sia di una sana alimentazione che di una vita attiva, con un’attenzione particolare verso l’attività fisica”, spiega Giancarlo Tonolo, direttore del servizio di Diabetologia della Asl d Olbia e presidente dell’Associazione Janasdia Onlus.
Secondo questi principi, quindi, domani, circa trenta pazienti affetti da diabete mellito, anche insulino trattati, parteciperanno all’escursione nel comune di Golfo Aranci, a Capo Figari; con loro anche i familiari dei pazienti, “nell’intento di sensibilizzarli “alla terapia del movimento”, perché il coinvolgimento delle famiglie è un fattore motivante per entrambi”, aggiunge Tonolo.
L’appuntamento è per sabato 21.05.2016, alle 08.30 presso i parcheggi della Stazione Ferroviaria di Golfo Aranci, nei pressi di Cala Moresca.

Sempre domani, pazienti più giovani seguiti dal centro di diabetologia della Asl 2, si incontreranno alle 10 nella sede della Lega Navale di Olbia, dove gli istruttori terranno una lezione su nodi, ormeggi e la conduzione della barca a vela, per poi finire la giornata con una veleggiata lungo le coste della città.

“Il nostro obiettivo è quello di migliorare il controllo metabolico e la qualità della vita, impiegando un programma strutturato basato sulla dieta, sull’esercizio fisico regolare, al quale associamo il “counseling” nel diabete di tipo 2, e il “counting dei carboidrati” nel tipo 1. Si tratta di un processo che ci dovrebbe consentire di apportare considerevoli modifiche, stabili e durature, dello stile di vita dei nostri pazienti, rendendoli più autonomi nella gestione della vita e della terapia”, conclude Tonolo.