“Rispetto per la natura, no alle abbuffate e consumo sicuro con la consulenza dell’esperto”

OLBIA, 19 NOVEMBRE 2015 – “Il nemico maggiore è l’eccessiva sicurezza nelle capacità identificativa delle specie fungine. Molte intossicazioni sono causate dall’assenza di umiltà dei raccoglitori di funghi che spesso non accettano l’idea di consultare un esperto in grado di riconoscere l’esemplare e certificarne la commestibilità, esponendo ad elevati rischi se stessi e familiari e amici”. A parlare è Ada Careddu, la responsabile scientifica dell’Ispettorato micologico della Asl di Olbia. Ed è per questo, forse, che spesso negli ambulatori si presentano delle donne che, di nascosto dai mariti (solitamente i raccoglitori), si recano dai micologi prima di cucinare i funghi e chiedono di non parlare con nessuno della consulenza richiesta: “Un aneddoto questo che riassume la diffidenza e la troppa sicurezza, spesso causa di fastidiose intossicazioni, che a seconda delle condizioni di salute del consumatore possono avere delle conseguenze ben peggiori dai sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e diarrea”.

Sono un centinaio i funghi esposti nella mostra organizzata dalla Asl di Olbia e che da questa mattina sono visibili all’interno dell’Expo: tra questi la pericolosissima e mortale “Amanita Phalloides”, sia classica che nella versione meno conosciuta, detta “Alba”; ma anche funghi velenosi come “Omphalotus Olearius”, l’ “Amanita Pantherina”; tossici come “Amanita Muscaria” e non commestibili come la “Ramaria Specie”, a differenza della “Ramaria Flavia”, commestibile solo da “giovane”.
“Il bosco regala tante sorprese e un’infinità di prodotti, proprio come i funghi che hanno un importante ruolo all’interno della catena alimentare”, spiegano gli esperti, “per questo nella raccolta è necessario rispetto, che significa non distruggere le specie o non raccoglierne un quantitativo eccessivo, utilizzando sempre contenitori forati, come cestini, che consentono la dispersione delle spore nell’ambiente”. Per il consumo invece consigliano “la Consulenza dei micologi, unico strumento che consente un consumo sicuro dei funghi”. Allo stesso tempo, però, i micologi, dicono “no alle abbuffate che potrebbero mettere in crisi anche l’organismo più forte. Ricordiamoci infatti che si tratta comunque di un alimento, anche quello commestibile, che contiene delle tossine. Quindi invitiamo ad un consumo moderato. Evitandone il consumo tra i bambini, gli anziani e le donne in stato di gravidanza”.

La mostra, organizzata al piano terra dell’Expò, in via Porto Romano, a Olbia, resterà aperta sino alle 20.00 di questa sera. Questa mattina diverse scolaresche della città hanno visitato la mostra e partecipato ad una lezione di informazione.

“L'Ispettorato Micologico della Asl di Olbia, nell'ambito delle sue funzioni di prevenzione ed educazione alla salute, in questa annata particolarmente produttiva, ha organizzato una mostra rivolta alla cittadinanza, dove è stato possibile ammirare le innumerevoli specie fungine del territorio, con un occhio di riguardo alle più pericolose, ma anche a quelle che stanno maggiormente creando problemi, come l’Entoloma Sinuatum e l’Omphalotus olearius”, spiega Ada Careddu, responsabile scientifico dell’Ispettorato Micologico della Asl di Olbia.
Sono una trentina le intossicazioni accertate dai micologi della Asl di Olbia nelle ultime tre settimana: persone finite in Pronto Soccorso per aver ingerito funghi tossici, consumati perché scambiati per qualche specie simile.

L’Ispettorato Micologico si colloca all’interno del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Olbia, nel Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, e garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all'autoconsumo dei cittadini ma anche di quelli destinati alla vendita o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e gastronomia.
Tra i compiti dell’ispettorato Micologico dell’Azienda sanitaria rientra anche quello di rilasciare le certificazioni obbligatorie necessarie agli esercenti per vendere al banco i funghi spontanei: a tal proposito si ricorda che sia gli esercenti che si occupano della vendita, sia le attività che somministrano i funghi (come i ristoratori), devono possedere anche l’attestato di idoneità alla vendita e alla somministrazione.

La Asl di Olbia rinnova l’appello per un consumo consapevole dei funghi e invita i cittadini a contattare i micologi della Asl di Olbia. Con le abbondanti raccolte di funghi che si stanno registrando in questo periodo nelle campagne e nei boschi della Gallura, l’Azienda sanitaria ricorda alla popolazione l’importante servizio, gratuito, istituito a tutela della salute pubblica.

Gli ambulatorio dell’Ispettorato micologico garantiscono la loro attività il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.00:
- A Olbia al piano terra della Palazzina all’ingresso del “San Giovanni di Dio”;
- A Tempio Pausania al piano terra nelle palazzina dell’ex Caserma Fadda;
- A Badesi, al piano terra poliambulatorio di via Riu Balbaro.

Per ulteriori informazioni sul servizio è possibile contattare lo 0789/552153-114.

Galleria fotografica
  • Amanita Phalloides: MORTALE
  • Amanita Phalloides, specie Alba: MORTALE
  • Omphalotus Olearius: VELENOSO
  • Amanita Muscaria: TOSSICA
  • Ramaria Specie: NON COMMESTIBILE
  • Ramaria Flavia: COMMESTIBILE DA "GIOVANE"
  • La mostra organizzata dai Micologi della Asl di Olbia