In Gallura scendono in campo i Medici della Asl, ma anche Pediatri di libera scelta e Medici di Medicina Generale


OLBIA, 08 NOVEMBRE 2014 – Prende il via la campagna di vaccinazione influenzale della Asl di Olbia che quest’anno verrà associata anche alla vaccinazione anti-pneumococcica. I vaccini verranno somministrati gratuitamente ad alcune categorie più a rischio per le quali è fortemente raccomandato.

Un doppio vaccino, quindi, quello per l’influenza e per il pneumococco “che si pone l’obiettivo di garantire la protezione dei soggetti maggiormente “suscettibili” appartenenti a particolari classi di rischio, andando così a proteggerli preventivamente, riducendo i costi sociali connessi all’influenza”, spiega Maria Vittoria Marceddu, del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Olbia.

L’Asl 2, guidata dal direttore generale Giovanni Antonio Fadda, dal direttore amministrativo Gianfranco Casu e dal direttore sanitario Maria Serena Fenu, hanno siglato in questi giorni un accordo con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta che, attraverso la vaccinazione, punta a creare una protezione collettiva nella popolazione della Asl di Olbia con l’obiettivo di interrompere la catena di trasmissione dei virus influenzali, andando a salvaguardare i servizi essenziali rivolti alla collettività (si parla quindi degli addetti a pubblici servizi, personale di assistenza, i familiari e contatti stretti di soggetti ad alto rischio, personale sanitario di assistenza), ma anche una protezione individuale con l’obiettivo di ridurre la probabilità di contrarre la malattia nei soggetti sani.

INFLUENZA STAGIONALE
La Asl di Olbia in questi giorni ha avviato l’attività di sensibilizzazione e informazione della popolazione sulla vaccinazione contro l’influenza stagionale che, secondo le raccomandazioni Ministeriali, verrà offerta gratuitamente alle seguente categorie definite a rischio:
1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da:
- malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio;
- malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e
acquisite;
- diabete mellito e altre malattie metaboliche;
- malattie renali;
- tumori;
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
- malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale;
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
- epatopatie croniche;
3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido
acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye;
4. Donne che si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
6. Medici e personale sanitario di assistenza il cui rischio di contrarre l’influenza
è elevato essendo a continuo contatto con soggetti ammalati; questo al
fine di evitare l’assenteismo dal lavoro per influenza proprio nel periodo in
cui vi è maggiore richiesta di assistenza da parte della popolazione; ma
anche nel tentativo di evitare che gli stessi medici diventino trasmettitori di
infezioni da virus influenzali;
7. Familiari e contatti stretti di soggetti ad alto rischio;
8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, come le forze di sicurezza e i vigili del fuoco;
9. Personale che, per motivi di lavoro, si trova a contatto con animali che potrebbero
costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come ad
esempio allevatori, addetti al trasporto di animali, macellatori e vaccinatori).

Nel 2007 la Asl di Olbia ha somministrato 21.800 vaccini, nel 2008 si è passati a circa 28.000, mentre nel 2009 ne sono state previste 28.000, 25.000 nel 2010, altrettanti ne sono stati ordina negli anni successivi.

COME VACCINARSI
Per poter effettuare il vaccino è sufficiente presentarsi presso gli ambulatori di Servizio Vaccinale della Asl sparsi su tutto il territorio, oppure recarsi dal proprio Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, muniti di codice fiscale: per ulteriori informazioni è anche possibile contattare il Servizio Vaccinazioni della Asl di Olbia ai numeri 0789 552197 – 552198 per il distretto di Olbia, 079 678385 - 363 per il distretto di Tempio Pausania.

GLI OBIETTIVI DELLA CAMPAGNA
Gli obiettivi della campagna vaccinale contro l’influenza sono:
- riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte dovute alle epidemie stagionali;
- riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità;
Inoltre, con la campagna vaccinale contro l’influenza, è possibile anche ridurre l’assenza da lavoro ed i rischi connessi con l’attività lavorativa nei servizi essenziali:
- riduzione degli assenti per malattia nei servizi essenziali per la collettività:
attraverso la protezione di determinate categorie professionali, la vaccinazione garantisce il mantenimento dei servizi che rappresentano servizi strategici di funzionamento (servizi sanitari, pubblica sicurezza, etc);
- riduzione dei rischi connessi con l’attività lavorativa:
tale obiettivo riguarda la riduzione dell’impatto della malattia nei soggetti che per attività lavorativa sono a maggiore contatto con il pubblico.

PERCHE’ VACCINARSI
“La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze”, spiega la Marceddu, del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Olbia. “Con la vaccinazione delle categorie maggiormente a rischio prevediamo di ridurre notevolmente la diffusione del virus e quindi il rischio dei costi sociali ed economici che la contrazione dell’influenza e le sue complicanze potrebbero comportare. Mentre con la vaccinazione di soggetti fragili, come anziani e affetti da patologie croniche, cerchiamo di evitare l’insorgenza di complicanze che potrebbero aggravare la malattia di base, andando quindi a ridurre anche il rischio di ricoveri ospedalieri legati alla patologia”.

La Asl di Olbia ricorda alla popolazione alcune buone prassi che rientrano tra “le misure di protezione personale” di prima scelta, utili per evitare la diffusione interumana del virus dell’influenza: lavaggio frequente delle mani, in particolare se contaminate dalle secrezioni respiratorie; buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, usare i fazzoletti, buttarli se di carta, e lavarsi le mani); isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili; uso delle mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari, come gli ospedali o ambulatori.

LA VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le infezioni da pneumococco rappresentano la prima causa nel mondo di morte per malattie prevenibili tramite vaccino nei bambini di età inferiore a 5 anni. Infatti lo Streptoccoccus pneumoniae, più comunemente chiamato Pneumococco, è un batterio molto diffuso di cui si contano numerosi tipi diversi, i cosiddetti sierotipi. “In molti bambini e adulti questo batterio può essere presente nella gola e nel naso senza dare problemi. Si parla, in questi casi di portatori sani. In alcuni casi, però, il batterio entra in circolo attraverso l’apparato naso-faringeo, passando così in circolo e causando la malattia”, spiegano dal Servizio di Igiene Pubblica della Asl di Olbia.

Le infezioni da pneumococco possono essere altamente invasive e generare un danno talvolta considerevole. È il caso delle malattie pneumococciche gravi, quali polmonite, meningite, batteriemia, osteomielite, setticemia ed artrite settica, a elevato rischio di morbilità.

Nella Asl di Olbia, ormai da anni, il vaccino anti-pneumococco 13-valente viene offerto gratuitamente durante il primo anno di vita ai nuovi nati e ai pazienti a rischio per patologia.
Quest’anno però la Asl di Olbia, attraverso l’accordo siglato con i Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, punta a favori l’offerta della vaccinazione anti-pneumococcica anche agli anziani allettati e ai pazienti affetti da patologie la cui mobilità è impedita.
“Con questa nuova campagna di vaccinazione andiamo a proteggere anche un altra importante fascia a rischio, quella degli anziani. Nei prossimi anni intendiamo vaccinare tre fasce d’età, i 65enne, 70enni e 75enni, andando così a ridurre sensibilmente il numero di ricoveri per polmoniti, che nella nostra Asl si aggirano intorno ai 500 casi all’anno, il 40% di questi attribuibile a pneumococco”, conclude la Marceddu.

Dalla prossima settimana sarà possibile procedere alla vaccinazione sia per l’influenza che per il pneumococco.