11 ottobre 2014: inaugurazione del Centro di salute mentale distrutto dall’alluvione


OLBIA, 08 ottobre 2014 – Dopo la distruzione, il Centro di Salute Mentale riapre con un grande evento. E’ in programma per sabato 11 ottobre l’inaugurazione del Csm di via Baronia, danneggiato dall’alluvione dello scorso 18 novembre, e ora rimesso a nuovo.

“Un risultato raggiunto grazie all’impegno di tutti: tecnici e operatori dell’Azienda sanitaria, ma anche grazie alla generosità della città, di colleghi di altre aziende e di associazioni e donatori che ci hanno aiutato a raggiungere questo importante obiettivo: rendere nuovamente operativo e accogliente il nostro Centro Diurno”, spiega il direttore del Csm, Amadeus Ehrhardt.
Il 18 novembre scorso la struttura di via Baronia, che ospita la sede del Centro di salute mentale e il Centro Diurno della Asl di Olbia, è stata danneggiato dalla forza distruttrice dell’acqua, che ha spazzato via arredi, automobili, attrezzature, materiale utili per l’attività giornaliera.
Sabato 11 ottobre 2014, con inizio alle ore 10.30, la struttura di via Baronia si apre alla città in un grande appuntamento, organizzato con la collaborazione dell’associazione di volontariato “Insieme oltre il muro” e il coro Gospel di Telti.
“Siamo un punto di riferimento per le famiglie e i pazienti, per questo, nonostante le difficoltà, non abbiamo mai interrotto la nostra attività. Ci siamo dovuti adattare, ma siamo andati avanti: ora finalmente possiamo riprendere a pieno regime le nostre attività”.
Sono circa 40 i pazienti, dai 20 ai 60 anni, che giornalmente frequentano il Centro diurno di Olbia, e che partecipano attivamente ai laboratori di equitazione, piscina, lettura, pittura, calcio, trekking, vela, danza, musica e teatro.
Ora, in seguito alla riqualificazione degli ambulatori e degli spazi al piano terra della struttura di via Baronia, il Centro di via Baronia tornerà operativo, anche grazie al contributo:
- della Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) con il quale sono stati acquistati gli arredi della cucina e del salotto, che consentiranno di far ripartire il progetto “Pasti al centro diurno”, che consente al paziente di rendersi autonomo nella pratica della “preparazione del pranzo” e della “sistemazione della cucina”, attività di vita quotidiana non sempre di facile esecuzione per le persone seguite dal Csm.
- Con il contributo dell’Ammi, l’Associazione delle mogli dei medici italiani, sono stati acquistati gli arredi della biblioteca, del laboratorio d’arte e della sala informatica.
“Tutte le attività del Csm e del Centro Diurno sono volte a tutelare quella fascia di popolazione debole che, purtroppo, non dispone di un ambiente adeguato a sviluppare il proprio potenziale e a recuperare quelle capacità sociali basilari per una vita decorosa. Negli anni, attraverso i nostri progetti terapeutico-riabilitativi, abbiamo visto migliorare la condizione di molti assistiti, sia sotto il profilo clinico che socio-relazionale, per questo riteniamo fondamentale la ripresa dell’attività riabilitativa e terapeutica al Centro Diurno che ora, finalmente, potrà riprendere a pieno regime”, conclude Ehrhardt.
Durante l’inaugurazione di sabato 11 ottobre, verranno esposti i lavori realizzati in questi mesi dai ragazzi durante il laboratorio di terapia artistica.

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