Un Centro servizi umanitari nella struttura della Asl di Olbia ceduta al Comune


OLBIA, 05 SETTEMBRE 2014 – La Asl di Olbia cede al Comune di Olbia, in comodato d’uso gratuito, la struttura di via Canova, che diventa il Centro Servizi umanitari della città.

All’interno del Piano unitario locale dei servizi alla persona (Plus), i comuni del Distretto di Olbia, la Provincia di Olbia-Tempio e la Asl di Olbia, hanno approvato l'istituzione in città di un “Centro servizi umanitari”: “Un protocollo di intesa che rafforza i rapporti di collaborazione con le amministrazioni del territorio e, in particolare, con il comune di Olbia. Quella di via Canova punta a diventare una struttura in grado di assicurare un’adeguata risposta al fenomeno di emergenza umanitaria che interessa in maniera sempre più sostanziale la realtà del distretto olbiese”, ha detto nel corso della conferenza stampa odierna il direttore generale della Asl di Olbia, Giovanni Antonio Fadda.

Questa mattina, nella sede legale della Asl 2, in via Bazzoni Sircana, il manager dell’Azienda sanitaria, l’assessore alle politiche sociali de comune di Olbia, Rino Piccinnu, e il presidente del Distretto di Olbia, Antonio Satta, hanno siglato il Protocollo d’intesa per la “concessione di una struttura in comodato d’uso gratuito per la realizzazione del progetto di integrazione socio-sanitaria in ambito plus per finalità umanitarie”, approvato con deliberazione Asl, n.1.043 del 03.09.2014.

“Questo protocollo d’intesa va ad integrare la convenzione siglata nel 2011 che ci ha consentito di aprire in città il Servizio di ricovero notturno (il dormitorio); ora siamo invece nelle condizioni di aggregare, sotto la stessa struttura, tutte le iniziative di carattere umanitario offerti nel territorio comunale, nell’intento di razionalizzare le risorse umane ed economiche impegnate ogni giorno nell’erogazione di servizi che limitano le diverse situazioni di disagio che colpiscono i nostri concittadini”, ha detto nel corso della conferenza stampa l’assessore Piccinnu.

Il Centro di via Canova ospita:
- Il Servizio di ricovero diurno (20 letti per gli uomini, 10 per le donne);
- Il centro residenziale adulti (al primo piano, composto da 3 case alloggio per le famiglie, gestito dalla Caritas con la collaborazione dell’Associazione Agorà);
- La mensa sociale (piano terra, gestito dalla Caritas con la collaborazione dei volontari vcenziani): i lavori per l’apertura dovrebbero esser conclusi entro il mese di ottobre 2014;
- Il servizio di distribuzione beni di prima necessità (piano terra, gestito dall’Assessorato ai servizi sociali comunale con la collaborazione della Caritas);
- La boutique sociale per la distribuzione di indumenti usati (gestito dall’Assessorato ai servizi sociali comunale con la collaborazione della Caritas);
- Il centro di ascolto (gestito dall’Assessorato ai servizi sociali comunale con la collaborazione della Caritas);
- Lo sportello informativo per le informazioni sulla prima accoglienza (gestito dall’Assessorato ai servizi sociali comunale con la collaborazione della Caritas);
- Percorsi di inclusioni sociale (gestito dall’Assessorato ai servizi sociali comunale con la collaborazione della Caritas);

“Il Centro servizi umanitari, aggregati in un’unica struttura, vuole essere una risposta volta ad assicurare interventi tempestivi e sinergici per il perseguimento del benessere del cittadino che, a causa di condizioni economiche e sociali precarie, versa in una condizione di particolare emarginazione ed esclusione sociale. Una condizioni che riguarda, a differenza di quel che si possa pensare, molti nostri concittadini, messi in ginocchio dalla profonda crisi che sta interessando anche la nostra città”, ha spiegato Piccinnu.

“In un ottica di razionalizzazione dei costi, una quota parti al 20 % dei posti della struttura, verrà riservata agli utenti inviati dal Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze, nell’intento di offrire loro una valida alternativa al tetto familiare, a volte non compatibile alle loro esigenze”, ha aggiunto il manager Fadda.

“L’intervento per la realizzazione della mensa sociale, è stato finanziato dai Lions Club con la somma di 60.00 €, che nell’arco di un mese, ci permetterà di aprire in via Canova un self-service; spazi più grandi rispetto al passato che permetteranno di distribuire un centinaio di pasti al giorno, andando quindi ad aumentare l’offerta del servizio sino ad ora garantito nella struttura di via Anjoy. Anche la mensa di via Canova verrà gestita grazie alla collaborazione della Caraitas e del volontariato Vincenziano”, ha spiegato l’assessore Piccinnu.

Alla conferenza stampa odierna era presenta anche il presidente del Distretto di Olbia, Antonio Satta: “Un progetto realizzato attraverso un’unità di intenti degli amministratori locali che ha consentito, attraverso il coordinamento della Asl e del Distretto, di portare alla definizione del progetto inserito all’interno del Plus che consentirà di avviare un’iniziativa che riguarda l’intero territorio. Bisogna tenere sempre a mente che l’erogazione di servizi sempre più adeguati alle esigenze della popolazione, consente inoltre di far funzionare al meglio anche la sanità pubblica”, ha detto il presidente del distretto olbiese, Satta.

Galleria fotografica
  • Un momento della conferenza stampa
  • La firma del protocollo d'intesa
  • Il dormitorio di via Canova
  • Un murales realizzato nella struttura
  • La cucina comune
  • L'ingresso della struttura di via Canova