Cittadinanzattiva e i chirurghi sottopongono gli utenti ad un questionario di gradimento


OLBIA, 11 APRILE 2011 – Prende il via anche nella Asl di Olbia la “Settimana dell’Ascolto”: questa mattina all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia si è svolta la prima di un’importante iniziativa organizzata dalla Fondazione “Chirurgo e Cittadino”, che vede la collaborazione tra l’Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) e Cittadinanzattiva. La Fondazione Chirurgo e cittadino si pone come obiettivo quello di migliorare i rapporti tra i chirurghi e i cittadini, promuovendo iniziative che aiutino a creare un collegamento tra le due parti: “Un importante iniziativa volta ad accorciare le distanze tra paziente e Azienda sanitaria”, hanno detto il direttore generale della Asl di Olbia Giovanni Antonio Fadda, il direttore amministrativo Mario Altana e il direttore sanitario Maria Serena Fenu.

Da questa mattina e sino al 13 aprile (orario dalle 09.00 alle 12.00) nella hall dell’ospedale olbiese i volontari di Cittadinanzattiva hanno distribuito agli utenti un questionario finalizzato a indagare sulla qualità percepita dei servizi offerti nei reparti di Chirurgia, con un’attenzione particolare per le domande del cittadino. I dati verranno poi elaborati e analizzati per poi redigere, su base nazionale, un rapporto che definirà lo stato dello cose e quali saranno gli obiettivi e azioni future della Fondazione Chirurgo e Cittadino.

“Quello avviato oggi – spiega Antonella Meloni, coordinatrice territoriale della sezione gallurese di Cittadinazattiva – vuole essere un momento di apertura e dialogo col cittadino di cui noi, insieme agli operatori sanitari, vogliamo essere artefici”.

Nella giornata di lunedì 18 aprile 2011 i volontari di cittadinanzattiva, affiancati dai chirurghi olbiesi, distribuiranno nella hall dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia la Carta della qualità in Chirurgia.
“Con questa iniziativa – spiega Luigi Presenti, primario del reparto di Chirurgia dell’ospedale olbiese – oltre a far conoscere al cittadino il nostro lavoro, vogliamo recepire le loro indicazioni, capire come percepiscono il nostro operato e quindi registrare eventuali criticità. Il medico non è solo un esecutore di pratiche mediche, ma è un professionista che ha il compito di comunicare, ascoltare e instaurare con il paziente un rapporto di fiducia che deve necessariamente esser bidirezionale”.

All’iniziativa organizzata dalla Fondazione Chirurgo e cittadino hanno aderito a livello nazionale 263 Unità operative di chirurgia.